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21 settembre 2011

Cosa deve fare l’Italia. Perchè il premier deve fare un passo indietro.

Filed under: attualità,interni,News,Notizie,Politica,società — the jack sign @ 19:09
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In questo momento anche Confindustria ha capito che il il nostro premier rappresenta un problema più che una soluzione. Un problema per la quantità di prove schiaccianti che imporrebbero “un passo indietro” perchè sia fatta giustizia sulla sua onorabilità o colpevolezza. Il processo Mills ha un corrotto e un corruttore e il parlamento ormai fa leggi per salvare il premier dalle sentenze , cercando di allungare i tempi del processo e accorciare i tempi di prescrizione, con l’effetto collaterale che nessuno potrà più ottenere giustizia, nessuno investirà più in un Paese senza certezza della pena. Ci sono prove della presenza di una minorenne in un contesto di prostituzione minorile in cui il premier era presente:lo stesso  ha telefonato, al di fuori delle sue funzioni, alla questura di Milano imponendo la liberazione della minore con affido alla consigliere regionale Minetti, diversamente da quanto disposto dal magistrato per i minori e da qui l’accusa di concussione.  Alcune persone legate a giri di prostituzione, Minetti appunto oltre allo stesso premier, siedono in ruoli pubblici e sono pagati da noi. La chiesa almeno sui peccati , più che sui reati doveva avere una posizione più netta. Ci sono prove che mostrano la ricattabilità del premier in quanto attraverso la prostituzione si mirava ad una turbativa d’asta su appalti statali: oggi che credibilità ha un premier connivente o raggirato da criminali?  (ad alcuni dei quali suggerisce addirittura la latitanza). Quanti capi di governo, alcuni forse anche offesi (Merkel “culona..”?, l'”abbronzato” Obama),  possono oggi credere che questo governo abbia l’autorevolezza per fare  ciò che serve al Paese , al di là di annosi proclami di scossoni all’ economia. Quanti vorrebbero oggi farsi fotografare o sedersi a cena con un premier del genere ? Così facciamo la figura della Grecia, non meritandolo.E i mercati ci fanno pagare anche questo. Deve andare a casa anche chi non autorizza l’arresto per Milanese o Cosentino per mantenere in piedi il governo a prescindere dal merito della richiesta stessa, o chi appoggia un ministro indagato per mafia, chi favorisce la trasmissione ereditaria del potere ed evoca fantasiose secessioni e usa toni razzisti, dopo aver appoggiato un governo che non solo non ha fatto il federalismo fiscale , ma ha aumentato le tasse e non ha tagliato nè i costi dello Stato nè della politica. “Apres moi le deluge?”  No: Senza paura, a casa. Per una nuova stagione in cui ci sia una rivoluzione tale che imponga nella testa degli italiani, specie delle classi dirigenti, l’onestà pubblica contro l’evasione fiscale , l’inefficienza (potendo licenziare anche nel pubblico), la corruzione a tutti i livelli, per il rispetto delle regole di tutti, immigrati e non, la trasparenza e la meritocrazia, senza conflitti di interesse tra informazione giustizia e potere legislativo, e senza più raccomandazioni. Dopo due legislature si deve andare a casa e  certo,  con una giustizia più celere,  i condannati dovrebbero essere esclusi dal parlamento. Inoltre questo governo non è più quello eletto dagli Italiani, dal “popolo sovrano” (come dicono a X-factor): dopo l’uscita di Fini infatti e l’entrata per compravendita dei cosidetti “responsabili” di non si sa cosa,  si può legittimamente sciogliere. Il cosidetto “popolo sovrano” ha invece raccolto firme , grazie all’ iniziativa del movimento dei grillini, per un referendum semplice, per esprimersi sul “parlamento pulito” e sul limite  a due legislature per gli eletti, ma “la casta” non ha ancora concesso agli Italiani di esprimersi, violando così la costituzione. Evitiamo che il Paese vada a puttane, forse lo è già.

Inviato al Sole 24 Ore, il 21/09/2011

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